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Progetto t(h)ree: STEM e intelligenza emotiva per crescere bene a scuola e nella vita

Il Progetto t(h)ree, coordinato da Elda Mazzocchi Scarzella APS ASD e curato da Sociale Le Api, promuove le discipline STEM nei comuni di Domusnovas, Villamassargia e Musei. Grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna e alla collaborazione di diverse realtà associative del territorio, il progetto non si limita a proporre attività scientifiche, ma intreccia la formazione tecnica con un aspetto spesso trascurato: l’intelligenza emotiva.

STEM e scuola: oltre le materie, le emozioni

Quando si parla di STEM a scuola, il pensiero va subito a voti, laboratori e competenze per il futuro. Eppure, c’è una dimensione altrettanto importante: come i ragazzi vivono emotivamente questo percorso.

Qui entra in gioco l’intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui. Secondo lo psicologo Daniel Goleman, essa è innata, ma si sviluppa giorno dopo giorno, a partire dalla relazione con i genitori e dall’ascolto empatico da parte degli adulti di riferimento.

Accogliere le emozioni per crescere

Le emozioni non vanno negate né represse. Rabbia, tristezza, paura – anche quelle più difficili – devono essere accolte. Frasi come “Smettila” o “Non piangere” rischiano di far sentire i bambini sbagliati, non compresi.
Un approccio più efficace è osservare, chiedersi “Cosa sta provando?” e aiutare il bambino a dare un nome all’emozione, magari con strumenti semplici come il “termometro delle emozioni”.

È fondamentale distinguere l’emozione dal comportamento: provare rabbia è legittimo, ma reagire con aggressività non è una soluzione. Ad esempio, se un bambino sbaglia un tiro a pallacanestro e si arrabbia, va guidato a incanalare la sua emozione in modo costruttivo: “Capisco che sei arrabbiato. Vuoi migliorare? Allora ti alleni ancora!”

I benefici dell’intelligenza emotiva

Lavorare sull’intelligenza emotiva significa costruire competenze preziose:

  • Autoregolazione

  • Empatia

  • Capacità relazionali

Queste abilità non solo migliorano l’apprendimento, ma rendono i ragazzi più sereni, socievoli e pronti ad affrontare il mondo. Un bambino che sa riconoscere e gestire le proprie emozioni cresce più equilibrato, sviluppa relazioni sane e rafforza il proprio benessere psicologico.

E magari, un giorno, diventerà uno scienziato felice di esserlo.

Un progetto che fa rete

Il Progetto t(h)ree si distingue anche per la sua capacità di creare sinergie tra realtà locali. Tra i partner figurano:

  • APS – Rete Donne Musei

  • Banda Musicale Pietro Mascagni Domusnovas

  • Vibraf fa

  • ASD Thurpos – ETS

  • Consorzio Natura Viva Sardegna

Grazie a queste collaborazioni, l’iniziativa porta nei territori attività innovative che uniscono scienza, educazione e benessere emotivo.

👉 Scopri di più guardando il video del progetto!

#STEM #Innovazione #Educazione #Futuro #ProgettoTREE